Quanto guadagna una calciatrice di Serie A

Lo sport italiano sta facendo passi avanti nella riduzione del cosiddetto gender pay gap, perciò sapere quanto guadagna una calciatrice di Serie A è molto importante. La differenza con la categoria maschile è ancora evidente, tuttavia le società stanno valorizzando le selezioni femminili.
La prova di questo cambiamento sono gli ascolti televisivi in crescita per le partite di calcio femminile e il seguito sempre più numeroso negli stadi. A tal proposito abbiamo deciso di dedicare un approfondimento su quanto guadagna una calciatrice di Serie A, andando ad esaminare i dati economici, l’entità degli ingaggi e il funzionamento dei contratti.
Il passaggio al professionismo nel calcio femminile
Fino a pochi anni fa le calciatrici italiane operavano in un contesto quasi esclusivamente dilettantistico. I contratti erano caratterizzati da compensi limitati e mancavano le garanzie tipiche delle lavoratrici professioniste. Con l’adozione delle nuove normative e degli accordi collettivi, quindi a partire dal 2022, le calciatrici di Serie A hanno ottenuto ufficialmente lo status di professioniste. Questo importante passaggio ha portato una serie di novità che vediamo meglio qui di seguito.- Garanzie contrattuali e tutele sociali
- Eliminazione del tetto salariale
I minimi retributivi e la base contrattuale
Per sapere quanto guadagna una calciatrice di Serie A occorre esaminare nel dettaglio il contratto collettivo applicato. I minimi retributivi, tuttavia, sono differenziati in relazione all’età e all’esperienza delle atlete. I valori che andiamo a elencare, perciò, rappresentano il salario minimo garantito per ogni giocatrice e costituiscono la base degli ingaggi, pur essendo frequentemente superati nelle trattative individuali. Ecco quali sono le fasce retributive principali:- Calciatrici dai 24 anni in su
- Calciatrici tra i 19 e i 23 anni
- Giovani atlete dai 16 ai 19 anni
Lo stipendio di una calciatrice di Serie A e gli ingaggi delle top player
Nel panorama della Serie A femminile, esattamente come accade nel campionato maschile, gli stipendi variano sensibilmente. Abbiamo già detto che il compenso ai minimi contrattuali è quasi una costante in questa categoria. Esiste però un ristretto gruppo di top player che riesce a siglare intese ben più generose. Vediamo alcuni esempi concreti della classifica dei top ingaggi nel calcio femminile.- Valentina Giacinti: 225.000 euro
- Cristiana Girelli: 225.000 euro
- Kosovare Asllani: 200.000 euro
- Manuela Giugliano: 160.000 euro
- Kamila Dubcova: 150.000 euro
- Barbara Bonansea: 150.000 euro
- Arianna Caruso: 140.000 euro
- Lisa Boattin: 110.000 euro
- Tabitha Chawinga: 100.000 euro
- Sara Bjork Gunnarsdottir: 100.000 euro
I bonus per incentivare i risultati sul campo e calciomercato
Oltre allo stipendio base, una parte del guadagno di una calciatrice è collegata ai bonus. Gli incentivi economici vengono erogati in base a vari parametri di rendimento.- Risultati individuali: bonus per gol segnati, assist, clean sheet (portiere) e altre statistiche rilevanti.
- Risultati di squadra: premi per la qualificazione alle competizioni internazionali (ad esempio la UEFA Women’s Champions League), per la vittoria del campionato o per la conquista di altri trofei.
- Prestazioni nelle singole partite: bonus per prestazioni eccellenti in derby, partite decisive o match di alto profilo.