28 Marzo 2024

30 anni fa l’esordio di Francesco Totti

Francesco Totti

Era il 28 marzo 1993, esattamente 30 anni fa. Vujadin Boškov, l’allora allenatore della Roma, chiama un giovane sedicenne dalla panchina giallorossa. Il giovane Francesco Totti, da quell’anno entrato nel giro della prima squadra, farà il suo esordio ufficiale nella Serie A.

Gli ultimi minuti di quel Brescia-Roma finita 0-2 faranno parte delle notizie sul calcio solamente qualche anno dopo, quando si confermerà il talento di quello che diventerà poi uno dei più forti giocatori della storia del calcio mondiale.

La carriera del “pupone”

Di quel momento Totti conserva un bel ricordo. “Non avrei mai pensato che mi facesse entrare.” disse qualche anno dopo. “È stato il momento più bello della mia vita. L’esordio è una cosa indimenticabile, anche perché ero molto piccolo, avevo 16 anni“. 

Quello fu solo l’inizio di una carriera fatta di tanti successi e numerosi riconoscimenti. Pochi, a dire il vero, rispetto alla grandezza di un giocatore. Avesse accettato le proposte di altre squadre, il Real Madrid su tutti, avrebbe potuto alzare molti altri trofei e, probabilmente, vinto anche di più a livello individuale.

Ma tanti gli riconoscono anche questo pregio, ormai esclusiva di pochi, di essersi legato ad una sola maglia. Di aver giurato eterna fedeltà alla squadra che lo ha allevato e lanciato nel grande calcio. Vuoi sapere quanto guadagna Totti? Scoprilo nel nostro articolo.

Una curiosità a proposito dell’esordio: quando l’allenatore lo chiamò dalla panchina per sostituire Rizzitelli, Francesco non capì subito e ci mise un po’ a prepararsi, tanto che Boškov gli chiese se volesse entrare davvero. Mai scelta fu più azzeccata.

La prima maglia da titolare arrivò un anno dopo, contro la Sampdoria, mentre per il primo gol bisognerà attendere il 4 settembre 1994, nella partita contro il Foggia. Nella stagione 1994-95, insieme a Balbo e Fonseca, metterà a referto 21 presenze e 4 gol. La stagione successiva lo vedrà vestire la maglia numero 20, con la quale giocherà da titolare realizzando 2 reti in 28 presenze.

Fu grazie all’arrivo di Zdeněk Zeman che Totti raggiunse un altro livello di maturazione, sia fisica che mentale, e con lui arrivò anche il numero 10, che lo accompagnò fino a fine carriera. La maglia di capitano, cedutagli da Aldair, arrivò il 31 ottobre 1998, in occasione di Atalanta-Roma di Coppa Italia.

I primi successi

L’arrivo di Fabio Capello alla guida della Roma, e con lui grandi acquisti del calibro di Gabriel Batistuta e Vincenzo Montella, portarono la squadra ad ottenere, nella stagione 2000-01, il terzo scudetto della storia romanista.

Francesco Totti fu anche inserito nella lista dei candidati al Pallone d’Oro, arrivando quinto dietro a Michel Owen, Raul, Oliver Kahn e David Beckham. Solo l’estate prima, si rese protagonista di un ottimo Europeo, perso in Finale contro la Francia.

il 19 agosto 2001 Francesco alzò al cielo la Supercoppa italiana nella finale contro la Fiorentina vinta per 3-0 anche grazie a un suo gol. Nella stagione 2006-07 si laureò capocannoniere della Serie A con 26 reti e, a fine stagione, vinse la Scarpa d’Oro lasciandosi dietro Ruud Van Nistelrooij, Diego Milito, Ronaldinho, Didier Drogba e molti altri.

La stagione terminò con la vittoria della Coppa Italia e della seconda Supercoppa italiana di Francesco. La Coppa Italia che fu vinta anche nella stagione successiva.

Sempre in chiave Nazionale, tutti noi ricorderemo la spedizione azzurra del 2006 in Germania, della quale Totti fu uno dei principali interpreti. Oltre a questo, qualche altra soddisfazione individuale, tra cui il calciatore più vecchio ad aver segnato in Champions League.

Oltre a questo, il miglior marcatore dei derby capitolini, il giocatore della Roma a vestire per più tempo la maglia della squadra e, soprattutto, il secondo cannoniere di tutti i tempi della Serie A con 250 reti (24 in meno rispetto a Silvio Piola).

Una carriera che, dicevamo, è stata votata interamente e indissolubilmente a una sola squadra e che, ne siamo sicuri, è stata così bella proprio per questo. Ci piace quindi tornare con la memoria a quel 28 marzo 1993, sperando di assistere prima o poi a un nuovo esordio così sfavillante.