Retrocessione Samp: dentro la crisi dei blucerchiati
Con il 2-0 rimediato lunedì allo stadio Friuli è ufficiale: la Sampdoria è retrocessa in Serie B. A quattro giornate dalla fine del campionato, infatti, sono 13 i punti di distacco dal Verona, il che significa retrocessione matematica dopo undici stagioni consecutive nel massimo campionato.
Un filotto che è iniziato nel 2012, con la promozione in Serie A dopo aver vinto i playoff e una permanenza tutto sommato buona, oscillando nella media-bassa classifica. Il miglior piazzamento di questi anni arrivò nel 2014-15, con il 7° posto a inaugurare la nuova gestione Ferrero. In panchina ancora Mihajlovic, confermato dopo l’ottimo fine stagione precedente, che ebbe il merito di terminare il girone di andata al terzo posto in classifica, stabilendo anche il record doriano nell’era dei tre punti.
Poi una serie di quindicesimi, decimi e noni piazzamenti fino a quest’anno, probabilmente la peggiore stagione di sempre. Nelle quattro retrocessioni dalla sua fondazione, mai i blucerchiati sono arrivati ultimi in classifica (come molto probabilmente arriveranno quest’anno). I 17 punti conquistati finora, frutto di sole 3 vittorie e 8 pareggi, rappresentano il minimo storico raggiunto dalla Doria.
Il 2022-23 è iniziato con la conferma di Marco Giampaolo, esonerato poi all’8ª giornata per far spazio a Dejan Stankovic, ma senza i risultati sperati. A fine girone di andata i punti conquistati saranno solo 9, uno in più della Cremonese ultima in classifica, e i gol realizzati solo 8 (record negativo di sempre della serie A, nella quale nessuna squadra realizzò meno di dieci gol in tutto il girone di andata).
I motivi sono molteplici: potremmo trovarli nelle scelte sbagliate, nel tecnico inadeguato, nei giocatori demotivati…ma probabilmente il peso maggiore è arrivato da una società senza risorse, con il patron Ferrero alle prese con diversi problemi giudiziari che lo hanno costretto ad affidare il club a un fondo fiduciario e lasciare la presidenza all’ex difensore Marco Lanna.
Le notizie sul calcio di questi giorni sono rivolte alla crisi doriana e alla possibile cessione che pare, però, infruttuosa. Lo spettro del fallimento appare quanto mai concreto e i tifosi della Samp, che mai nella loro storia hanno visto un fallimento o una retrocessione in Lega Pro, temono il peggio.
Oltre 200 i milioni di euro di debito secondo il Tribunale di Genova, che a marzo ha fissato il termine di 120 giorni per l’istanza di fallimento dei confronti della società. C’è tempo fino al 6 giugno, dunque, per salvare il club dal baratro e provare a dare continuità ad un’azienda e una squadra che ha regalato gioie ai suoi tifosi e al calcio italiano tutto.